Manuel Zoia Gallery

La Manuel Zoia Gallery di Milano ospita la mostra personale "Languag* Game of Words" di Angelo Demitri Morandini, curata da Chiara Canali e realizzata in collaborazione con la Galleria Contempo. Morandini, filosofo e informatico, esplora il linguaggio e la manipolazione di parole e oggetti per indagare l'impatto di questi elementi sulle relazioni sociali. L'artista utilizza spesso grafemi come base per le sue opere, come dimostra la serie "Motus Liber. Authority of Symbols: The Manipulative Power of Algorithms", in cui calligrafia e Google Lens giocano un ruolo chiave nella decodifica dei simboli.Un'altra installazione significativa è "Le parole che non ti ho detto", dove matite colorate rappresentano le parole non decifrate da Google Translate, creando un ambiente immersivo e tridimensionale. Morandini pone l'accento sull'interazione tra l'arte e la tecnologia digitale, mettendo in discussione le convenzioni della comunicazione moderna.Le sue opere in mostra includono anche "Un rifugio per te", un rifugio fisico creato con tappi di penna Bic rossa, e "Capitale datocromico: eroi nei colori animati della Gig Economy", una struttura cinetica che riflette sulla gig economy e l'importanza dei dati come capitale nella società moderna. Morandini trae ispirazione anche da "Il Capitale" di Karl Marx, rivisitando i concetti di merce e informazione.Le sue creazioni grafiche digitali "Flusso e Forma: metamorfosi dell’Informazione" si basano su termini marxiani, visualizzati tramite tecniche di Social Network Analysis, riflettendo sull'interconnessione di dati e informazioni nell'era digitale.
Close StoryRead More