2024 Bolzano, SKB ARTES, “Konzept Heimat”, a cura di Eleonora Klauser Soldá, Lisa Trockner. Co-curatori: Remo Forchini e Valentine Kostner, grafiche digitali, installazione cinetica.

Angelo Demitri Morandini
Cura della Memoria: Tradizione tra Persistenza ed Evanescenza 2024
Paraffina, cera, cotone, toner 16 x 16 cm
ph: Angelo Demitri Morandini
courtesy: l’artista

 

Artisti partecipanti: 

Leonhard Angerer, Walter Blaas, Italo Bressan, Susanne Burchia, Stefano Cagol, Hannes Egger, Ulrich Egger, Karolina Gacke, Werner Gasser, Elisabeth Hölzl, Elias Jocher, Wil-ma Kammerer, Kira Kessler, Angelo Demitri Morandini, Manuel Oberkalmsteiner, Elisabeth Oberrauch, Laura Pan, Lissy Pernthaler, Christian Piffrader, Leonora Prugger, Paula Prugger, Sylvie Riant, Ariel Trettel, Gustav Willeit, Andreas Zingerle.

Curatori: 

Eleonora Klauser Soldá, Lisa Trockner. Co-curatori: Remo Forchini e Valentine Kostner.

OPENING
SABATO 7 settembre 2024 h. 17.00
Dal 7 settembre al 25 ottobre 2024
SKB ARTES Via Weggenstein 12A 39100 Bolzano (BZ)

Orari:
da martedi a venerdi 11.00 – 17.00 sabato 11.00 – 14.00 Domenica chiuso

Informazioni: 

Südtiroler Künstlerbund
info@kuensterbund.org
+39 0471 977037
SKB ARTES – Südtiroler Künstlerbund

 

 

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Cura della Memoria: Tradizione tra Persistenza ed Evanescenza
Angelo Demitri Morandini

Per la mostra collettiva Konzept Heimat, Angelo Demitri Morandini ha realizzato un lavoro site-specific ispirato al concetto di tradizione, immaginando un delicato equilibrio tra memoria e oblio. Secondo l’artista, le tradizioni esistono in una continua tensione tra queste due dimensioni: non sono entità monolitiche, ma devono essere mantenute vive dalle persone e dalla collettività, richiedono un impegno costante per evitare che vadano perse o dimenticate.

L’opera si compone di quattro immagini bidimensionali, realizzate su paraffina, cera e garza (di dimensioni 16 cm x 16 cm, incorniciate in 20 cm x 20 cm). La fragilità intrinseca di questi materiali richiede una cura particolare: se esposte a temperature superiori ai 60 gradi o alla luce diretta del sole, le immagini rischiano di sciogliersi.

“Questa è la mia visione di tradizione: deve essere continuamente alimentata per evitare che scompaia.”

Angelo Demitri Morandini

Biografia

Angelo Demitri Morandini (Caldonazzo, TN, 1975). Filosofo, informatico, ricercatore, è un artista concettuale, multidisciplinare, che basa la propria ricerca sul linguaggio, sulla manipolazione ed il loro impatto sulle relazioni sociali. Morandini esplora il tema del linguaggio attraverso diversi mezzi: arti digitali, video, performance, disegni automatici, dipinti, installazioni cinetiche, sonore e/o luminose. Parte del suo codice di comunicazione artistica è rappresentato dall’arte relazionale, con cui scopre nuovi modi per mappare le relazioni sociali. Le opere d’arte e i progetti concettuali di Morandini sono stati presentati in Italia, Cina, N. Macedonia, Portogallo, Brasile. Morandini ha vinto premi d’arte contemporanea e residenze creative in Italia ed all’estero. Le sue opere sono parte di collezioni pubbliche e private in Italia, Portogallo, Germania e Macedonia del Nord. Le sue gallerie di riferimento sono dal 2019 la Galleria Contempo di Pergine Valsugana (TN) e dal 2023 la Galleria Manuel Zoia di Milano.

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Immagine derivata mediante elaborazione digitale da immagine originale
Ripresa in studio. Ritratto di una donna con vestito in piedi con cintura e borsa. Tiene dei fiori in mano., 1896, Fotografa/o: Fotostudio Waldmüller, 003-Fondo Fotostudio Waldmüller Interreg V, Ufficio Film e media, Provincia autonoma di Bolzano – Alto Adige, LAV003-BA-00525-6-257, CC BY 4.0
https://www.lichtbild-argentovivo.eu/it/banca-dati-fotografica/ricerca-immagini.html?detail=60074390

Mostra: Concetto Heimat

Un progetto espositivo regionale sul concetto ambivalente di Heimat in collaborazione tra l’Heimatpflegeverband Südtirol, il Südtiroler Künstlerbund e il Granaio di Nomi, organizzato in occasione del 75° anniversario dell’Heimatpflegeverband Südtirol. Radicate fin dalla prima infanzia, la Heimat accompagna le persone per tutta la vita, plasmando identità e intere famiglie. Essa può essere familiare o perduta, e funge da costrutto utopico che allo stesso tempo trasmette una condizione emotiva apparentemente reale. La parola tedesca Heimat è difficile da tradurre in italiano – come in altre lingue – e pochi concetti sono così fortemente connotati da emozioni e al contempo così profondamente sfumati. In un mondo in costante cambiamento, che comporta una perdita di legami sociali, la cura della tradizione e della Heimat appare come un’alternativa alla moderna rapidità digitalizzata. Heimat viene vissuta da una parte come un rifugio arcadico che stimola l’auto-riflessione. D’altra parte, la storia e la situazione politica attuale mostrano come questo ideale possa essere strumentalizzato e portare all’esclusione, fino alla violenza e alla guerra. In condizioni di vita fondamentalmente mutate, il concetto di Heimat assume sempre più nuovi significati. In relazione alle ondate migratorie, Heimat rappresenta un’interfaccia complessa che solleva domande di appartenenza, radicamento culturale e capacità di adattamento. Le persone che lasciano la loro Heimat e vivono in nuovi ambienti cercano modi per definire la propria identità nel conflitto tra passato e presente. A ciò si aggiunge l’influenza del cambiamento climatico, che comporta non solo cambiamenti fisici ma anche emotivi. La solastalgia – la sensazione di nostalgia senza aver lasciato la propria casa, provocata dai cambiamenti ambientali nella propria area – si sta diffondendo. In questa ampia mostra, tra le sedi SKB ARTES, l’area esterna del NOI Techpark e il Granaio di Nomi, 25 artisti e artiste della regione esplorano il concetto di “Heimat” attraverso diversi mezzi espressivi e su vari livelli di contenuto. Essi decostruiscono il termine e indagano quali dimensioni il concetto complesso e stratificato di Heimat possa comprendere a livello culturale, geografico, sociale, politico ed emotivo, sia nel presente che in futuro.

2024 Parma, Palazzo Pigorini, L’opera d’arte nell’epoca dell’Intelligenza Artificiale, a cura di Chiara Canali, Rebecca Pedrazzi e Davide Sarchioni, Catalogo Jaca Book

2023 Milano, Zoia Gallery, “Language Game of words ”,  a cura di  Chiara Canali, pitture, oggetti, disegni, installazioni, grafiche digitali (cataogo);

2023 Laguna Art Prize, concorso internazionale dell`arte, Venezia, Arsenale, Mostra dei finalisti, premio sezione video arte per “Dante fluttuante”, video

2023 Cina , Pechino, centro culturale Guardian, Art Nova 100, mostra internazionale, “ Dante fluttuante ”, videoarte ;

2022 Riva del Garda, MAG – museo dell` Alto Garda, “ Angelo Demitri Morandini Tele sociali ”,  a cura di  Gabriele

2022 N. Macedonia, Skopje, Galleria Nazionale dell`arte, OSTEN  Biennale internazionale di disegno, mostra dei finalisti, a cura di Kornelija Koneska, oggetto cinetico (catalogo);

2022 Pergine di Trento – Italia, Contempo Gallery, “ Ex Machina”, a cura di Gabriele Salvaterra; Installazioni di oggetti cinetici, disegni, performance (catalogo)

2022 Leffe (Begamo), galleria BACS , “Tele sociali”, a cura di Dora Bulart, pitture, in collaborazione con l`associazione “Artists. Sociologists”

2021 Laguna Art Prize, concorso internazionale dell`arte , Venezia, Arsenale, Mostra dei finalisti,“ Legami ”, installazione;

2021 Fortezza (Bolzano), Museo di Fortezza, “Biennale 50x50x50 Art South Tyrol” , a cura di Hartwig Thaler (catalogo);

2021 Pergine Valsugana (Trento), Galleria Contempo, “Dante fluttuante”, a cura di Dora Bulart, installazioni cinetiche e sonore, arte digitale, video ( catalogo)