
La mostra Dante’s Layers. Between Entropy and Infinity, prima personale dell’artista Angelo Demitri Morandini (Trento, 1975) in contesto sudtirolese, raggruppa una serie di opere realizzate tra 2021 e 2025. Accanto ad alcuni lavori già presentati nell’ambito dell’esposizione Dante fluttuante, tenutasi presso la Galleria Contempo di Pergine Valsugana nel 2021, nella cornice del Kunstforum di Egna sono proposti gli ultimi esiti di un filone sperimentale che ha visto Morandini confrontarsi con alcuni dei testi più significativi della cultura occidentale (tra cui il Capitale di Karl Marx).
Avvalendosi di vari media – quali video, installazione, fotografia e stampa su paraffina –, nonché di teorie e modalità procedurali afferenti all’ambito della statistica, delle scienze sociali e della modellizzazione matematica – dalla Social Network Analysis alla teoria dei grafi –, Morandini “rilegge” uno dei testi fondativi della lingua italiana, quale la Divina Commedia di Dante, applicandovi il proprio peculiare filtro concettuale. Impiegata come una sorta di “ready-made” testuale, una versione digitale della Divina Commedia rappresenta infatti il punto di partenza per un processo di traduzione, elaborazione e permutazione di codici, oltre che di quantificazione, ri-combinazione e stratificazione di dati. Avvalendosi di un software di analisi sociale, Morandini tratta micro-segmenti della Divina Commedia come nodi di una rete “sociale” interconnessa e in costante evoluzione dinamica. In questo processo, la linearità del testo letterario viene tradotta in una galassia proteiforme che si modifica al mutare dei parametri di visualizzazione, laddove la decodifica si sposta necessariamente da un piano linguistico a uno iconico-visuale, quindi alla traduzione sonora di quest’ultimo.
Un video recante una “sezione” dinamica del processo di ri-elaborazione informatica del testo dantesco, alcuni estratti fotografici e un’opera come Metro divino, 2021, che traduce le ricorrenze di tutti i termini impiegati da Dante in una sorta di onda sonora, dialogano con altri filoni di ricerca dell’artista (come le Tele sociali) e con i suoi ultimi esiti su paraffina – The Collapse of the Divine –, in cui il “collasso” del testo dantesco rappresenta in realtà l’apertura di uno spazio infinito di nuove significazioni possibili.
Angelo Demitri Morandini
Dante’s Layers. Between Entropy and Infinity
31/05 – 14/06/2025 | Kunstforum Unterland Egna, Bz
Inaugurazione:
31/05/2025 ore 18.00
Introduzione: Nicolò Faccenda.
La mostra è aperta dal 31 maggio al 14 giugno 2025 da martedì a sabato dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16 (Kunstforum Unterland – Galleria della Comunità Comprensoriale Oltradige Bassa Atesina – Portici 26 – Egna).

Sabato 22 marzo al MAG Museo Alto Garda apre il nuovo percorso espositivo della Pinacoteca.
durante l’opening saranno presentate le nuove acquisizione del museo.
La giornata si aprirà alle ore 10.30
Tele sociali Angelo Demitri Morandini, 2022
inchiostro e acrilico su tela, cm 200×200
collezione Museo Alto Garda


Bipersonale – FRAMMENTI DI LIBERTÀ
Vincenzo Merola | Angelo Demitri Morandini
a cura di Gabriele Salvaterra
OPENING: Mercoledì 12 marzo, ore 18
dal 12/03/2025 al 29/03/2025
Manuel Zoia Gallery è lieta di invitarvi mercoledì 12 marzo per l’inaugurazione dell’esposizione “Frammenti Di Libertà”, doppia personale degli artisti Vincenzo Merola e Angelo Demitri Morandini, a cura di Gabriele Salvaterra.
La galleria diventa un grande cervello suddiviso in due emisferi: la riflessione concettuale e l’astrazione sensibile. Vincenzo Merola e Angelo Demitri Morandini indagano i limiti e le possibilità della libertà, tra struttura e imprevisto, tra regola e caos.

“Flusso e forma: metamorfosi dell’Informazione” – Un dialogo tra filosofia, dati e algoritmi.
Il mio lavoro traduce le parole de Il Capitale di Marx in rappresentazioni visive attraverso l’Intelligenza Artificiale.
Dal 20 al 23 Marzo 2025 potrete vederlo a MIA PHOTO FAIR BNP PARIBAS, Superstudio Più, Milano, STAND H11 “Dialoghi Uomo-Macchina” curata da Chiara Canali per PARMA 360 Festival.

CON LA MANUEL ZOIA GALLERY
Venerdì 21 marzo, alle ore 15.00 inaugura la terza edizione di Cremona Art Fair, la fiera d’arte moderna e contemporanea che animerà sino al 23 marzo la città di Cremona e CremonaFiere, il secondo polo fieristico della Lombardia
Dove: CremonaFiere, padiglione 1 Piazza Zelioli Lanzini, Cremona
Quando: dal 21 al 23 marzo 2025
Orari: venerdì dalle 15.00 alle 19.00
Sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00





2024 Bolzano, SKB ARTES, “Konzept Heimat”, a cura di Eleonora Klauser Soldá, Lisa Trockner. Co-curatori: Remo Forchini e Valentine Kostner, grafiche digitali, installazione cinetica.
Angelo Demitri Morandini
Cura della Memoria: Tradizione tra Persistenza ed Evanescenza 2024
Paraffina, cera, cotone, toner 16 x 16 cm
ph: Angelo Demitri Morandini
courtesy: l’artista
Artisti partecipanti:
Leonhard Angerer, Walter Blaas, Italo Bressan, Susanne Burchia, Stefano Cagol, Hannes Egger, Ulrich Egger, Karolina Gacke, Werner Gasser, Elisabeth Hölzl, Elias Jocher, Wil-ma Kammerer, Kira Kessler, Angelo Demitri Morandini, Manuel Oberkalmsteiner, Elisabeth Oberrauch, Laura Pan, Lissy Pernthaler, Christian Piffrader, Leonora Prugger, Paula Prugger, Sylvie Riant, Ariel Trettel, Gustav Willeit, Andreas Zingerle.
Curatori:
Eleonora Klauser Soldá, Lisa Trockner. Co-curatori: Remo Forchini e Valentine Kostner.
OPENING
SABATO 7 settembre 2024 h. 17.00
Dal 7 settembre al 25 ottobre 2024
SKB ARTES Via Weggenstein 12A 39100 Bolzano (BZ)
Orari:
da martedi a venerdi 11.00 – 17.00 sabato 11.00 – 14.00 Domenica chiuso
Informazioni:
Südtiroler Künstlerbund
info@kuensterbund.org
+39 0471 977037
SKB ARTES – Südtiroler Künstlerbund
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Cura della Memoria: Tradizione tra Persistenza ed Evanescenza
Angelo Demitri Morandini
Per la mostra collettiva Konzept Heimat, Angelo Demitri Morandini ha realizzato un lavoro site-specific ispirato al concetto di tradizione, immaginando un delicato equilibrio tra memoria e oblio. Secondo l’artista, le tradizioni esistono in una continua tensione tra queste due dimensioni: non sono entità monolitiche, ma devono essere mantenute vive dalle persone e dalla collettività, richiedono un impegno costante per evitare che vadano perse o dimenticate.
L’opera si compone di quattro immagini bidimensionali, realizzate su paraffina, cera e garza (di dimensioni 16 cm x 16 cm, incorniciate in 20 cm x 20 cm). La fragilità intrinseca di questi materiali richiede una cura particolare: se esposte a temperature superiori ai 60 gradi o alla luce diretta del sole, le immagini rischiano di sciogliersi.
“Questa è la mia visione di tradizione: deve essere continuamente alimentata per evitare che scompaia.”
Angelo Demitri Morandini
Biografia
Angelo Demitri Morandini (Caldonazzo, TN, 1975). Filosofo, informatico, ricercatore, è un artista concettuale, multidisciplinare, che basa la propria ricerca sul linguaggio, sulla manipolazione ed il loro impatto sulle relazioni sociali. Morandini esplora il tema del linguaggio attraverso diversi mezzi: arti digitali, video, performance, disegni automatici, dipinti, installazioni cinetiche, sonore e/o luminose. Parte del suo codice di comunicazione artistica è rappresentato dall’arte relazionale, con cui scopre nuovi modi per mappare le relazioni sociali. Le opere d’arte e i progetti concettuali di Morandini sono stati presentati in Italia, Cina, N. Macedonia, Portogallo, Brasile. Morandini ha vinto premi d’arte contemporanea e residenze creative in Italia ed all’estero. Le sue opere sono parte di collezioni pubbliche e private in Italia, Portogallo, Germania e Macedonia del Nord. Le sue gallerie di riferimento sono dal 2019 la Galleria Contempo di Pergine Valsugana (TN) e dal 2023 la Galleria Manuel Zoia di Milano.
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Immagine derivata mediante elaborazione digitale da immagine originale
Ripresa in studio. Ritratto di una donna con vestito in piedi con cintura e borsa. Tiene dei fiori in mano., 1896, Fotografa/o: Fotostudio Waldmüller, 003-Fondo Fotostudio Waldmüller Interreg V, Ufficio Film e media, Provincia autonoma di Bolzano – Alto Adige, LAV003-BA-00525-6-257, CC BY 4.0
https://www.lichtbild-
Mostra: Concetto Heimat
Un progetto espositivo regionale sul concetto ambivalente di Heimat in collaborazione tra l’Heimatpflegeverband Südtirol, il Südtiroler Künstlerbund e il Granaio di Nomi, organizzato in occasione del 75° anniversario dell’Heimatpflegeverband Südtirol. Radicate fin dalla prima infanzia, la Heimat accompagna le persone per tutta la vita, plasmando identità e intere famiglie. Essa può essere familiare o perduta, e funge da costrutto utopico che allo stesso tempo trasmette una condizione emotiva apparentemente reale. La parola tedesca Heimat è difficile da tradurre in italiano – come in altre lingue – e pochi concetti sono così fortemente connotati da emozioni e al contempo così profondamente sfumati. In un mondo in costante cambiamento, che comporta una perdita di legami sociali, la cura della tradizione e della Heimat appare come un’alternativa alla moderna rapidità digitalizzata. Heimat viene vissuta da una parte come un rifugio arcadico che stimola l’auto-riflessione. D’altra parte, la storia e la situazione politica attuale mostrano come questo ideale possa essere strumentalizzato e portare all’esclusione, fino alla violenza e alla guerra. In condizioni di vita fondamentalmente mutate, il concetto di Heimat assume sempre più nuovi significati. In relazione alle ondate migratorie, Heimat rappresenta un’interfaccia complessa che solleva domande di appartenenza, radicamento culturale e capacità di adattamento. Le persone che lasciano la loro Heimat e vivono in nuovi ambienti cercano modi per definire la propria identità nel conflitto tra passato e presente. A ciò si aggiunge l’influenza del cambiamento climatico, che comporta non solo cambiamenti fisici ma anche emotivi. La solastalgia – la sensazione di nostalgia senza aver lasciato la propria casa, provocata dai cambiamenti ambientali nella propria area – si sta diffondendo. In questa ampia mostra, tra le sedi SKB ARTES, l’area esterna del NOI Techpark e il Granaio di Nomi, 25 artisti e artiste della regione esplorano il concetto di “Heimat” attraverso diversi mezzi espressivi e su vari livelli di contenuto. Essi decostruiscono il termine e indagano quali dimensioni il concetto complesso e stratificato di Heimat possa comprendere a livello culturale, geografico, sociale, politico ed emotivo, sia nel presente che in futuro.

2024 Parma, Palazzo Pigorini, L’opera d’arte nell’epoca dell’Intelligenza Artificiale, a cura di Chiara Canali, Rebecca Pedrazzi e Davide Sarchioni, Catalogo Jaca Book

2023 Milano, Zoia Gallery, “Language Game of words ”, a cura di Chiara Canali, pitture, oggetti, disegni, installazioni, grafiche digitali (cataogo);

2023 Laguna Art Prize, concorso internazionale dell`arte, Venezia, Arsenale, Mostra dei finalisti, premio sezione video arte per “Dante fluttuante”, video
2023 Cina , Pechino, centro culturale Guardian, Art Nova 100, mostra internazionale, “ Dante fluttuante ”, videoarte ;


2022 Riva del Garda, MAG – museo dell` Alto Garda, “ Angelo Demitri Morandini Tele sociali ”, a cura di Gabriele

2022 N. Macedonia, Skopje, Galleria Nazionale dell`arte, OSTEN Biennale internazionale di disegno, mostra dei finalisti, a cura di Kornelija Koneska, oggetto cinetico (catalogo);

2022 Pergine di Trento – Italia, Contempo Gallery, “ Ex Machina”, a cura di Gabriele Salvaterra; Installazioni di oggetti cinetici, disegni, performance (catalogo)

2022 Leffe (Begamo), galleria BACS , “Tele sociali”, a cura di Dora Bulart, pitture, in collaborazione con l`associazione “Artists. Sociologists”

2021 Laguna Art Prize, concorso internazionale dell`arte , Venezia, Arsenale, Mostra dei finalisti,“ Legami ”, installazione;

2021 Fortezza (Bolzano), Museo di Fortezza, “Biennale 50x50x50 Art South Tyrol” , a cura di Hartwig Thaler (catalogo);

2021 Pergine Valsugana (Trento), Galleria Contempo, “Dante fluttuante”, a cura di Dora Bulart, installazioni cinetiche e sonore, arte digitale, video ( catalogo)