Dal 2011 studio le relazioni sociali attraverso un meccanismo di arte partecipata che ho definito con il nome di “tele sociali”. Il progetto è un modo interattivo per disegnare su superfici variabili (tele o muri) una sorta di geografia delle identità. Una mappa che prende forma attraverso gli interventi delle persone invitate a partecipare e che viene poi rielaborata da me in studio. Solitamente i partecipanti provengono da diversi livelli sociali o piccole categorie chiuse. Le persone sono unite da specifici criteri sociologici da me scelti personalmente. I gruppi possono essere composti in base a: preferenza sessuale, etnia, credo politico, credo religioso, condizione economico/culturale o un mix dei precedenti.
Since 2011, I have been studying social relations through a participatory art mechanism that I have called “social canvases”.
The project is an interactive way to draw a sort of geography of identities on variable surfaces (canvases or walls). A map that takes shape through the interventions of the people invited to participate and is then reworked by me in the studio. Participants usually come from different social levels or small closed categories. People are united by specific sociological criteria that I have personally chosen. Groups can be composed on the basis of sexual preference, ethnicity, political belief, religious belief, economic/cultural status or a mix of the above.
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